Preparare in casa il Latte Vegetale dalla frutta secca

Dissetante, nutriente e, soprattutto, buono: sto parlando del latte vegetale, quel fantastico siero denso e profumato che deriva dalla frutta secca o dai cereali e che negli ultimi anni, specie fra i miei amici vegani (ma non solo) sta acquistando sempre più accredito e consensi, una valida alternativa al consumo di latte vaccino, per la prima colazione o nella preparazione dei dolci fatti in casa.

Fra quelli più apprezzati, senza dubbio troviamo il latte di:

  • Soia;
  • Riso;
  • Avena;
  • Mandorle;
  • Anacardi;
  • Noci;
  • Pistacchi.

Spesso, volendo acquistare questi prodotti, vi sarete magari resi conto che il loro prezzo è piuttosto elevato: il principale motivo è la tassazione che, anziché del 4% come per il latte vaccino, sale al 22%, proprio come i beni di lusso, facendo, di conseguenza, lievitare il costo finale della confezione.

E allora, perché non preparalo “hand made”? Pensate sia difficile? Niente paura: in questa mia breve guida vi spiegherò come preparare in casa il latte vegetale, in particolare quello derivato dalla più comune frutta secca, come mandorle, noci e, dulcis in fundo, dai golosissimi pistacchi.

Frutta secca ideale per estrarre il latte vegetale

Perché preparare in casa il latte vegetale

Naturalmente privo sia di lattosio, sia di glutine e colesterolo, con buona pace di chi è intollerante a queste sostanze, e pertanto adatti a tutti i tipi di alimentazione, per adulti e per bambini, il gustoso latte vegetale derivato dalla frutta secca è un ottimo e validissimo sostituto del classico latte pastorizzato di mucca. Realizzarlo in proprio, poi, significa, oltre che risparmiare sul prezzo, aggiungere il fascino della preparazione casalinga e del risultato dovuto al nostro personale lavoro, oltre a 5 ulteriori buone ragioni che ora vi elenco…

  • È una scelta sostenibile: In un mondo dove, fortunatamente, l’attenzione ad un’alimentazione senza sprechi è sempre più presente, preparare una bevanda vegetale evita di produrre ulteriori rifiuti, come le confezioni acquistate al supermercato. Non a caso, alcuni ingredienti per fare questo tipo di latte sono spesso venduti sfusi, proprio come la frutta secca, il nostro ingrediente principale, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente.
  • È una preparazione personalizzata: Chi, meglio di noi, può sapere come ci piace una bevanda, se più o meno dolce, per esempio, o se più o meno concentrata, se di un solo gusto o con aromi diversi, ed infine in quale quantità produrne?
  • È un’ottima idea anche per riciclare gli “scarti”: Infatti, dopo aver prodotto il latte vegetale, nel nostro filtro resta quel che erroneamente qualcuno definisce scarto, ma che in realtà, trattandosi di polpa di ottima frutta secca, può essere riutilizzato, magari con l’aggiunta di qualche altro ingrediente come burro, uova, miele o farina, per realizzare ottimi biscotti o crumble casalinghi.
  • Gli ingredienti sono sempre a portata di mano: Difficilmente, infatti, in casa non ci sono i pochi elementi per la preparazione del latte vegetale, tanto da renderla possibile in qualsiasi momento, da soli o in compagnia di amici e familiari. Anche perché, si sa, cucinare in compagnia è ancora più divertente!
  • È facile e veloce. Proprio così: non servono più di una ventina di minuti per realizzare il latte vegetale da mandorle, noci, pistacchi e da altra frutta secca a nostro piacimento.

Attrezzi necessari per la preparazione del latte vegetale in casa

Nut Milk Bag per filtrare il latte vegetale estratto dalla frutta secca

Niente paura, non servono utensili particolarmente impegnativi, né costosi o esclusivi. La preparazione, infatti, consta di pochi ma fondamentali elementi, quali:

  • Una ciotola;
  • Una bottiglia con tappo per contenere il risultato finale;
  • Un frullatore (essenziale);
  • Un colino o, meglio, un nut milk bag, lo specifico sacchetto di lino o cotone per filtrare i gustosi avanzi.

Come vedete, è tutto qui! Cosa vi avevo detto? Il mio consiglio, se non l’avete in casa, è di procurarvi il sacchettino in elenco, specifico filtrante per latte vegetale, in quanto consente di spremere fino all’ultima goccia, recuperando tutta la bevanda, e nel contempo asciugando la frutta residua che, come vi dicevo, potrà essere cucinata a vostro gusto e, dunque, utilizzata senza sprechi.

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  • SELETTORE DI VELOCITÀ: Il selettore di velocità retroilluminato con funzione a...
Fate attenzione al frullatore, meglio se con caraffa in vetro, quelli con caraffa in plastica col tempo, tendono a rilasciare microplastiche durante la lavorazione. Infine non utilizzare un minipinner perchè poco potente, rischieresti di danneggiarlo e di non macinare le frutta secca a dovere.

Come preparare il latte vegetale dalla frutta secca in modo casalingo

Latte di mandorla estratto dalle mandorle secche messe in ammollo

Per divertirci in cucina, e per realizzare, ad esempio, il nostro latte di mandorle, sano e gustoso, così come gli attrezzi, sono semplici ed immediati anche i passaggi e la lavorazione. Vi dirò di più: non ci sono nemmeno grosse differenze fra un frutto e un altro, posto che il procedimento prevede sempre l’ammollo, la sera prima, della frutta secca, come base imprescindibile.

Vi posto, a titolo di interessante tutorial, un video esplicativo da YouTube che, in maniera molto chiara (e golosa) vi mostra il procedimento per 3 latti vegetali da altrettanti frutti secchi che, in seguito, vi riproporrò anch’io, spiegandovene qualche segreto e le quantità dei pochi e semplici ingredienti

Suggerimenti e consigli per 3 preparazioni base di latte vegetale fatto in casa: da mandorle, noci e pistacchi.

Ormai sapete praticamente tutto su queste preparazioni e sul loro benessere. Bevuto indifferentemente caldo o freddo, magari con l’aggiunta di cacao o caffè, e con un cucchiaino di miele per addolcirlo, il latte vegetale derivato dalla frutta secca, oleosa e ricca di proprietà benefiche, si distingue anche per il notevole apporto di antiossidanti, acidi grassi insaturi, Vitamina E, oltre a elementi importanti come ferro e potassio. Depurativo e molto digeribile, è davvero perfetto non solo per chi segue una dieta esclusivamente vegetale, ma anche per chi ne ama semplicemente sapore e benefiche virtù.

Latte di mandorle

Si tratta, forse, del latte vegetale più diffuso, un classico soprattutto nel Sud del nostro Paese, ed ancor più in Sicilia, dove si prepara come base per ottime bibite fredde estive. Come in ogni ricetta che si rispetti, è importante la qualità degli ingredienti, specie, ovviamente, delle mandorle che devono essere fresche, sbucciate e al naturale. Questo perché se usassimo frutti salati o zuccherati andremmo a modificare il gusto del latte vegetale, che risulterebbe quindi o troppo sapido o stucchevole. Allo stesso modo, meglio non utilizzare le mandorle tostate, in quanto diventerebbero troppo secche, amplificando il sapore amaro e rendendo il latte più liquido, senza quella cremosità che ne è la caratteristica principale.

Come abbiamo visto nel video, ricordatevi di metterle in ammollo la notte prima in semplice acqua fresca. La mattina seguente sarà facile, una volta ammorbidite, frullarle con l’aggiunta di un pizzico di sale e, a piacere, un cucchiaino di miele o di zucchero. Prestate particolare attenzione al filtraggio, senza fare cadere residui di polpa nella bottiglia, o nella ciotola, a seconda di come preferite raccogliere il prezioso nettare!

Latte di noci

Ottimo per preparare frullati o gelati, ma anche bevuto semplicemente con l’aggiunta di una tazzina di caffè, il latte di noci è profumato e gustoso e, una volta pronto e raccolto in una bottiglia di vetro ben chiusa, si conserva in frigorifero per un massimo di 3 giorni. La proporzione dell’ammollo è di 100 gr di frutta secca, in questo caso noci sgusciate, per 1 litro d’acqua. In sostanza il procedimento è lo stesso: la mattina seguente, buttata l’acqua, i gherigli dovranno essere sciacquati per bene e poi frullati con due dita di nuova acqua, con l’aggiunta del sale (consiglio quello rosa dell’Himalaya o quello, più nostrano e buonissimo, di Cervia, il famoso “sale dolce”) e di un dolcificante a vostro gusto, miele, zucchero, succo d’acero o, addirittura, la polpa di un dattero.

Terminata questa semplice operazione, non resta che filtrare, meglio se col nut milk bag, e il gioco è fatto.

Latte di pistacchi

E per finire, forse il più goloso e, sicuramente, il più bello e particolare da vedersi, con quella sua inconfondibile colorazione verde. Stesso procedimento, stessa cura nella materia prima (scegliete pistacchi di Bronte, credetemi, sentirete la differenza!), il latte vegetale di pistacchi è un’ottima bevanda rinfrescante, e può anche essere la base per gelati, dolci e granite strepitose.

Il mio suggerimento, specie con questo tipo di frutta secca, è quello di preparare la bevanda con la minor dose di acqua possibile, ed eventualmente aggiungerne dopo, in caso il latte vegetale vi sembrasse troppo concentrato, o particolarmente zuccherino. Ricordatevi infine di conservarlo in frigorifero se non lo consumate subito, per un tempo non eccessivamente lungo, indicativamente lo stesso della scadenza di un latte vaccino fresco.

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