Apparecchiare la tavola seguendo il Galateo e le regole del bon-ton

Vorrei partire da un presupposto: pur senza manie di precisione a tutti i costi, fra le principali virtù di un perfetto padrone di casa troviamo sicuramente la convivialità e la buona conversazione, oltre alla cura e all’organizzazione di un pasto condiviso con gli ospiti che, in ogni epoca, rappresenta il massimo dell’accoglienza e della cortesia.

Cosa dice il Galateo

Ebbene, secondo il Galateo, ovvero il trattato di Monsignor Giovanni della Casa (1503-1556), che illustra non solo il comportamento a tavola, ma anche le buone maniere per essere piacevoli con il nostro prossimo in ogni ambito, possiamo seguire regole di bon ton a 360°, dal comportamento negli uffici pubblici così come nell’utilizzo del telefono cellulare quando siamo fra la gente. La parola “galateo”, infatti, è diventata semplicemente sinonimo di buone maniere e, come tale, anche a distanza di secoli, continua ad insegnarci una vera e preziosa arte a tutto tondo: la buona educazione.

Voglio parlarvi delle regole di galateo e di bon ton legate al rito di apparecchiare la tavola, evidenziando il savoir faire insito in ogni padrone di casa nei confronti dei propri ospiti, con quello che è, inequivocabilmente, uno degli specchi più evidenti dell’ordine e del rispetto verso gli altri in un pranzo “di gala”, vale a dire, appunto, una tavola ben fornita e ordinata, per non sfigurare in qualsiasi occasione e, anzi, per farsi ammirare da amici e parenti come proseliti della mise en place.  

Il Bon ton nell’era moderna

Come apparecchiare la tavola secondo il galateo seguendo le regole del bon-ton

Complici anche due donne, intellettuali e molto chic, Lina Sotis e Csaba della Zorza, entrambe scrittrici, oltre che giornalista l’una e conduttrice televisiva l’altra, il bon ton, cioè l’arte delle buone maniere e dei comportamenti educati, è entrato sempre più nelle nostre vite, anche in ambito quotidiano, specie per quanto riguarda gli aspetti della tavola e del convivio. Ecco perché è importante approcciarsi ad apparecchiare la tavola in una maniera consona a determinate regole, non necessariamente tutti i giorni in famiglia, dove la confidenza fra i commensali e la frugalità del pasto possono fare la differenza, ma sicuramente nei confronti di ospiti speciali o di occasioni particolari.

Ed è dunque fondamentale sapere che le regole precise, in tal senso, non ce le dà il nostro vissuto o il gusto personale, che potrebbe differenziarsi fra gli individui creando confusioni e personalismi non sempre graditi, ma ce le trasmette proprio il galateo, ancor oggi considerato il must per tutte le occasioni di socializzazione della nostra vita quotidiana, fornendoci vere e proprie istruzioni su come posizionare le vettovaglie e servire gli ospiti a tavola, dall’antipasto al dessert (a proposito qui trovi 10 Antipasti senza cottura).

Vediamo allora insieme come sistemare oggetti e suppellettili in tavola, dal tovagliato ai piatti, dai bicchieri alle posate, tutti necessari e tutti validi alleati per creare un’apparecchiatura perfetta, degna del più raffinato ed elegante bon ton.

Tovaglia e tovaglioli

Quale tovaglia scegliere seguendo il bon-ton
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Vi dico subito, anche se forse non ce ne sarebbe bisogno, visto l’argomento, che i tovaglioli di carta o la tovaglia in tela cerata sono severamente banditi dal galateo e dalle regole del bon ton! Pur essendo sicuramente pratici, non rispondono certo ai canoni di eleganza richiesti per una apparecchiare una tavola raffinata e, dunque, sono senz’altro proibiti. Sconsiglio anche le tovagliette all’americana che, pur se d’impronta moderna e fantasiosa, non rappresentano, nell’immaginario collettivo, l’idea di una tavola impegnativa ma, al contrario, donano un aspetto informale e sbrigativo.

Scartati quindi questi generi, vediamo invece cosa è assolutamente indicato. I tessuti più eleganti sono il lino e il cotone, indifferentemente se in tinta unita o fantasia, purché rispettino l’armonia dell’ambiente e, se possibile, addirittura delle portate. Il tovagliato deve far parte di uno stesso set, con tovaglia e tovaglioli del medesimo colore o, comunque coordinati, sia che si tratti di pochi coperti, sia per tavolate più impegnative.

Devono essere perfettamente tesi e così sistemati:

  • Il tovagliolo in forma nel classico triangolo, o, unica eccezione, rettangolare, (non sono gradite pieghe a ventaglio, a cono, o altre forme fantasiose), posizionato alla sinistra del piatto, dopo le posate;
  • La tovaglia stirata in bande larghe, in modo che, una volta distesa in tavola, non siano troppo evidenti antiestetiche pieghe o grinze laterali che, eventualmente, devono essere parallele ai bordi del piano.

Fra il tavolo e la tovaglia va inserito il mollettone, (in modo particolare se il piano è in vetro), per attutire i colpi degli oggetti che vi poggiano, evitare il contatto con l’eventuale calore delle vivande e salvaguardare il tavolo da possibili macchie di liquidi che potrebbero accidentalmente cadere, dal vino al caffè. Inoltre, il mollettone presenta anche il vantaggio di tenere ben ferma la tovaglia, qualità non di poco conto, specie quando si è in tanti a tavola.

A proposito, vi voglio svelare una curiosità: sapete perché il tovagliolo si mette a sinistra del coperto? Potrei definire la motivazione “una regola di interior design”, in quanto, se si posizionasse dalla parte opposta, risulterebbe esserci uno squilibrio estetico, poiché a sinistra ci sarebbe solo la forchetta, mentre a destra la dotazione è completa, come vi dirò, di coltello, cucchiaio e, anche se più in alto, bicchieri. Inoltre, dovendolo prendere per aprirlo e metterlo sulle ginocchia, risulta più semplice alzarlo a sinistra, per poi aprirlo con la mano destra.

La scelta dei Piatti

Piatti da tavola che seguono le linee guida del galateo
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Di gran classe e, direi, praticamente obbligatorio, un ampio sottopiatto, che non deve essere mai tolto dalla tavola, dall’antipasto al dolce, e su cui vanno via via appoggiati i vari piatti di ogni commensale: all’inizio del servizio, dunque, oltre alla base, solitamente molto elegante, in linea con l’occasione del convivio (per esempio, in un pranzo di Natale si useranno sottopiatti rossi o dorati), deve essere posizionato solo il piattino dell’antipasto, mentre gli altri che serviranno nel corso del pasto possono essere sistemati su un carrello di servizio o su un mobile nei pressi della tavola, per averli a disposizione, via via che si terminano le portate.

In caso nella composizione del menù non sia previsto l’antipasto (succede anche nelle migliori famiglie…), il piattino iniziale può essere sostituito dalla tazza da consommé o dalla fondina, per la prima pietanza asciutta. Per una mise en place particolarmente elegante, sempre a sinistra, va posizionato anche un piattino per il pane, evitando così di confondere le porzioni fa i commensali, oltre a raccogliere le fastidiose briciole che, in questo modo, non si disperdono sulla tovaglia

Scelta e posizionamento dei Bicchieri

Bicchieri per l’acqua e vino
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Meglio se a calice, vanno abbinati in coppia per ciascun commensale, per l’acqua, più grande, e per il vino, simile ma più piccolo, e posizionati leggermente a destra del piatto, in alto, sopra la punta del coltello, meglio se trasparenti e non colorati, per mostrare il contenuto. Se proprio non li avete della stessa foggia, devono almeno essere tutti uguali fra loro quelli del vino e quelli per l’acqua, evitando di mischiare troppo le forme, particolare che darebbe un’aria disordinata ed approssimativa alla tavola.

Non è però detto che il pasto si sviluppi unicamente con queste due bevande e, dunque, per situazioni diverse, come si posizionano gli altri bicchieri in tavola?

  • In caso si tratti di una cena con degustazione di più vini, è necessario prevedere un calice di dimensioni intermedie per ciascun rosso, e uno più piccolo per ciascun bianco. Ad ogni modo, il galateo prevede che, per ogni coperto, non ci siano mai più di 4 bicchieri in tavola;
  • Se si è già raggiunto questo limite, magari compreso l’eventuale flûte da spumante o champagne (che può essere servito come aperitivo o a tutto pasto), è necessario evitare di aggiungere anche il bicchierino da liquore, servendo il digestivo a parte in salotto oppure, per rimanere ancora a tavola, quando gli altri bicchieri sono stati sparecchiati, tranne quello dell’acqua che deve sempre rimanere;

E a proposito di bicchieri…vi ricordo che l’acqua, secondo il bon ton, va servita in caraffe di vetro trasparente, fresca e portata in tavola solo al momento di iniziare. Vi raccomando: non apparecchiate con acqua in bottiglia, specie se di plastica! Stonerebbe con l’eleganza dell’insieme, e rovinerebbe tutto il lavoro di preparazione, davvero un peccato.

Quali Posate mettere a tavola

Posate da utilizzare secondo il bon-ton
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Come si dispongono le posate da tavola, seguendo il galateo? In questo caso, le regole della mise en place sono davvero ferree, considerando comunque che quando la cena o il pranzo ha inizio, si comincia dalla posata più esterna:

  • Le forchette, che devono essere 3, una più piccola, e più esterna, per l’antipasto, e le altre due per le portate principali, vanno sistemate alla sinistra del piatto. L’unica forchetta ammessa a destra è quella eventualmente dedicata alla degustazione delle ostriche. I rebbi devono essere rivolti verso l’alto.
  • I coltelli, in questo caso due (che possono diventare 3 se è prevista anche una portata di pesce, per la quale deve essere aggiunta la palettina specifica), sono da posizionare invece a destra, con la lama verso i piatti.
  • Se per le pietanze in menu è previsto anche il cucchiaio, quest’ultimo deve essere messo vicino al coltello più esterno, ovviamente a destra
  • Le posatine da dessert vanno invece sistemate in orizzontale sopra al piatto, la forchettina con il manico rivolto a sinistra e il coltello e il cucchiaino a destra, pronti per essere impugnati dalle giuste mani

Gli altri accessori da tavola

E ora, in breve, gli ultimi consigli per alcuni oggetti indispensabili, a completamento della preparazione della tavola:

Sale e pepe: nelle occasioni importanti o, comunque, con molti commensali, è preferibile disporre 2 saliere ogni 2 coperti, per non disturbare chi fosse più lontano rispetto alla necessità, e non far cercare i contenitori per tutta la tavola. È invece sufficiente un’unica postazione al centro se si tratta di un pasto più confidenziale.

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Piattini da insalata: da porre alla sinistra del piatto principale solo al momento dell’uso, così come l’oliera, sempre appoggiata ad una base, per non ungere la tovaglia.

Formaggiera e salsiera: anche in questo caso, da mettere a tavola appena necessarie, e togliere subito dopo, per non ingombrare. In caso di pesce, specie se sono previsti crostacei, è un ottimo rispetto del bon ton consegnare a ciascun commensale una salviettina umidificata al limone per rinfrescarsi le dita, dopo aver terminato il piatto.

Stuzzicadenti: tassativamente proibiti!

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